bottega romana parigi

Et voilà: pizza e interior design!

Et voilà: pizza e interior design! 780 520 Ittielle

Lontani migliaia di chilometri dalla città eterna, a Parigi, nell’XIII Arrondissement, quartiere noto perchè sede dell’Eliseo, di storici monumenti come l’Arco di Trionfo, l’obelisco di Plaze de la Concorde, nonché luogo in cui risiede l’alta borghesia parigina, il visionario imprenditore Gregory Marciano, propone e rielabora il concetto di “pizza al taglio alla romana” cercando un trait d’union tra il fast food e lo chic restaurant. Nasce così Bottega Romana, un ambiente accuratamente disegnato dall’architetto ed interior designer Isabelle Stanislas che ha trovato l’equilibrio perfetto per l’arredo del locale, mantenendo all’interno dello spazio, la storicità e l’eleganza del quartiere circostante, senza però sottrarre la dinamicità che delinea i fast food, così come richiesto dalla committenza.

L’ambiente è caratterizzato da un ritrovato gusto retrò, che negli ultimi anni fa tendenza in una gran parte dei locali di ristorazione dell’Europa dell’interior design, e questo suo ancient mood viene evidenziato da numerosi dettagli. Lungo le pareti blu petrolio, una semplice boiserie in legno di rovere e dei divanetti in pelle grigio ghiaccio, che riprendono le venature del marmo Calacatta utilizzato per il bancone e la sua alzata, sono sovrastati da sottili cornici in stucco che scandiscono lo spazio. Tutti gli arredi sono disegnati e realizzati su misura, compresi il bancone ed i punti luce. Questi ultimi (che sembrano staffe ancorate al soffitto di lunghezze differenti, così da movimentare l’andamento verticale delle pareti) sono dei tubolari in ottone a sezione quadrata, con finitura oro satinato. Alle spalle del bancone, nella zona di servizio, le pareti sono rivestite con due lastre dello stesso marmo utilizzato per il bancone, hanno dimensioni generose e sono intervallate da una nicchia rivestita da piastrelle bianche con taglio diamantato. In questa raffinata cornice, s’inserisce un blocco di granito nero che viene posato a pavimento seguendo il tradizionale disegno a spina di pesce per rimandare alla classicità del parquet. Le sedie dalla particolare pianta esagonale e i tavoli in legno di rovere, sono stati scelti per la loro forma angolare che riprende il taglio del granito. Accanto all’ingresso, una etagere con moduli di diverse dimensioni, anch’essa disegnata su misura, ospita i prodotti della tradizione italiana per tentare fino alla fine il palato dei commensali.

Un contesto sobriamente ricercato per un prodotto che nasce da una semplice tradizione, che viene decontestualizzato, stravolto e arricchito e ricollocandolo in un contesto diverso concettualmente, gli conferisce una nuova immagine. Questo il potere del design.

Dott.sa arch. Valentina Giuliano