Rispettiamo l’ambiente! Il termine “eco-design” o “design sostenibile” è un criterio di progettazione di un prodotto che ha per fondamento della propria espressione, il rispetto dell’ambiente in cui viviamo, ponendosi come obiettivo la riduzione totale o parziale di tutti quegli effetti, causati dai processi industriali, che hanno risvolti negativi sull’ambiente, attraverso l’impiego di materiali e processi produttivi rinnovabili.
I materiali impiegati nei prodotti sono diversi per tipologia ed origine, ma alla base della maggior parte di essi c’è il legno, utilizzato nelle sue diverse trasformazioni. Un esempio è il cartone riciclato, pressato, impiegato nel confezionare le uova con la sua carta grigia e molto economica, è stato negli ultimi anni rivalutato da brillanti designers che hanno attinto a questa risorsa, apparentemente fragile e poco elegante, trasformandola in un oggetto di tendenza. La scelta è stata oculata, un materiale pieno di vantaggi, organico, riciclabile, leggero e facilmente trasportabile. E’ il caso dell’azienda Seletti e delle sue lampade “Egg of Columbus”, disegnate dalla designer Valentina Carretta che ha decontestualizzato il materiale attribuendogli un valore estetico e decorativo, dando origine a degli oggetti che fanno riferimento alle lampade d’epoca, dai bordi sagomati ed ondulatori, oppure dai designers Dan Hochberg e Odelia Lavie che hanno realizzato con lo stesso materiale, complementi d’arredo come un coffee table e le sue sedute, appositamente trattati per resistere al peso del corpo.
Altra interessante linea perseguita da numerose aziende in questo ambito, è la rivalutazione e conversione di pallet ( definiti anche bancali, sono delle strutture d’appoggio fatti con scarti di legno, destinate alla movimentazione di materiale nelle industrie) in oggetti d’arredo, come base per letti e loro testiere, divani e poltrone, librerie, banconi per cucine e cucce per animali domestici, ma non solo. Utilizzati per realizzare allestimenti suggestivi negli spazi delle fiere, o come concept nella ristrutturazione di un’agenzia pubblicitaria olandese, come la Brandabase, effettuata dallo studio d’architettura Most Architecture (in cui i pallett, trasformati in una scala, sono lo strumento che collega due livelli diversi, per poi modificarsi in pedana ed arredo) sono stati anche impiegati come boiserie di ambienti dal sapore caldo ed accogliente o come pavimentazione che conferisce un tono rustico, o ancora pensati dalle menti austriache Gregor Pils e Andreas Claus Schnetzer, come materiale da costruzione per tamponature, tramezzi e solai.
In definitiva architetti e designers attingono costantemente a tutta la loro creatività per dare ad oggetti di uso comune e insostituibili, una nuova vita. Nuova in tutti i sensi perchè l’oggetto viene ripensato dal principio spogliandolo di tutto il superfluo, riportandolo al suo concetto d’origine e da qui vestito di una nuova forma e di una materia organica o riciclabile, attraversando un processo produttivo che sia il più semplice ed ecologico possibile, basandosi insomma su un unico mantra: sostenibilità.
Dott.sa arch. Valentina Giuliano