Sempre più nuovi locali vengono arredati in stile industriale, o meglio, Industrial-chic. Ruggine, ferro, mattoni a vista, lampade sospese e grate fanno ormai da padroni nei ristoranti di tutto il mondo e il team di Ittielle&Co è lieto di sostenervi nella realizzazione di un locale che segue quest’onda.
Loft, openspace, ambienti freddi, cemento, mattoni a vista, legno e rame. Chi non è mai entrato in un locale che presenta queste caratteristiche? Impossibile non notarlo, lo stile industriale o factory ha ormai preso piede in tutto il mondo.
La tendenza è, in effetti, molto seguita. Tuttavia, ognuno le dà il carattere che preferisce: chi vintage, chi rustico, chi contemporaneo. Se in Italia l’ondata è arrivata da poco, in America è presente da tempo: già 10 anni fa città come New York, Los Angeles, San Francisco e Boston erano piene di locali adibiti a loft con tubature a vista, soffitti alti e dettagli metallici.
A Cape Town, Africa è nato da poco Truth Cafè: un locale/coffee shop nato da un’idea di Heldane Martin. Grandi tavoli da taglio a lama di sega, cabine imbottite ed enormi macchine per il caffè. L’effetto è molto simile all’interno di un sottomarino. Si trovano anche macchine da scrivere d’epoca, macchine da cucito e vecchi telefoni. Il design si estende anche ai servizi igienici che hanno esposto tubi di rame, specchi antichi e lavelli vittoriani.
Da un’interpretazione più fantascientifica della tendenza nasce, in Romania, Joben Bistro. Al centro del concept del locale è il recupero di oggetti abbandonati, o “junkuri”, avvicinandosi allo “Steampunk”, un sottogenere della fantascienza diventato famoso tra gli anni ’80 e gli anni ’90. Lo spazio è diviso in tre grandi sale: nell’ingresso e nel soggiorno prevalgono i mattoni, mentre la sala bar è quasi interamente nera. Il bancone è in cemento, “scaldato” da doghe in legno decorate con ingranaggi meccanici.
Ma perché l’industrial è tanto inflazionato?
Una delle principali ragioni è senza dubbio economica: l’arredamento industrial permette un certo risparmio e consente, in effetti, di riciclare e riutilizzare ciò che è vecchio, trasformandolo in vintage. Oppure di lasciare una parete con i mattoni a vista piuttosto che rivestirla. Cavi, lampadine e faretti costano meno di giganteschi lampadari, e anche evitare di rivestire il pavimento con parquet o mattonelle, mantenendone il cemento, conviene di più.
In secondo luogo, c’è l’atmosfera che un ambiente industriale trasmette ai clienti. Intimorisce sicuramente meno entrare in un locale informale e “ferroso” piuttosto che in un ristorante con tovaglie bianche, lampadari e posate d’argento.
È uno stile che nasce da una sorta di ‘reazione’ ai troppo chiassosi arredamenti anni ’90. Ad un certo punto c’è stata la volontà di tornare al vero, all’autentico, al recupero. Se all’inizio era per pochi, ora è uno tsunami e se volete un locale di tendenza, noi di Ittielle&Co possiamo supportarvi a realizzare il perfetto locale in stile industrial, tenendo conto del vostro gusto personale.