La capacità di far vivere un’esperienza unica e di offrire uno spazio accogliente ha un riconoscimento e si chiama Restaurant & Bar Design Awards. Perché tutti cerchiamo, quando andiamo a mangiare fuori, un ambiente in cui voler tornare.
Vi ricordate il Jane Antwerp, luogo di preghiera trasformato in ristorante?
Ormai è chiaro, ciò che più conta in un ristorante non è il cibo. O meglio, non solo. La componente che più notiamo quando entriamo in un locale, che ci sorprende e che ci fa venire voglia di tornarci è l’atmosfera, il design con cui è stato pensato ed organizzato lo spazio.
Siamo nel 2019 e una semplice cena non ci basta più. Vogliamo vivere un’esperienza, sentirci accolti e coccolati.
Il Restaurant & Bar Design Awards si occupa proprio di questo. È un premio che viene assegnato, ogni anno, al ristorante migliore in questo senso, nel senso della totalità dell’esperienza vissuta. Due i vincitori indiscussi della scorsa edizione: il Sean Connolly di Dubai (studio Alexander and Co. e il “bar più bello del mondo”, il Rosina a Las Vegas del Simeone Deary Design Group: luccicante, a tratti eccessivo e sontuoso, in pieno stile come solo un locale della Mecca dei casinò potrebbe essere.
Ittielle&Co ha sempre dato massima importanza a ciò che un ristorante trasmette dal punto di vista del design e dello spazio. Questo grazie al suo team di professionisti del settore che mette a disposizione di ogni cliente tutta l’esperienza e la passione possibili.
Un esempio in questo senso è una delle ultime realizzazioni di Ittielle&Co: Diliscando.
Trattasi, infatti, di un ristorante di pesce che si distingue dalla maggior parte di quelli che, nella capitale, abbinano la buona qualità ad un ambiente troppo tradizionale. O da chi concede troppo spazio alla sperimentazione, togliendone alla qualità. Diliscando rappresenta, in questo senso una vera novità mettendo al centro la materia prima e la qualità dell’ambiente.
Uno spazio sui toni del blu e del bronzo, dinamico ed elegante allo stesso tempo.
Ittielle&Co è riuscito a realizzare il sogno del proprietario Alessandro attraverso la scelta di materiali unici. Il bancone è per metà in ceramica e per metà fatto di un materiale che risulta dalla fusione a freddo di resina e polvere di ferro. Le trame e le textures riprendono la lavorazione delle pareti.
Le pareti, appunto, sono in stucco decorativo anticato con textures che richiamano il mondo sottomarino, con inclusioni di foglia dorata e pigmenti verderame in diverse sfumature.
Se al centro del progetto si mettono, infatti, i quesiti “perché un cliente dovrebbe tornare?” o “in che senso, questo locale, rappresenta una novità?” non si può sbagliare. Chi sceglie di cenare una seconda volta da Diliscando, ad esempio, non lo fa solo per la materia prima d’eccellenza, ma anche per l’ospitalità particolarmente calorosa che ha trovato.
Tutti i progetti del team di Ittielle&Co sono contraddistinti da questo “piccolo” dettaglio: l’eccellenza data dall’unicità.