Aprirà i battenti domani 11 maggio la 58° edizione della Biennale di Venezia a cura di Rudolph Rugoff ( direttore della Hayward Gallery di Londra) che prenderà il nome di “ May You Live In Interesting Times” il titolo svela proprio l’approccio critico e opposto a quello di stampo positivo della scorsa edizione.
Rugoff ha voluto creare due mostre differenti, una all’Arsenale e una al Padiglione Centrale dei Giardini , ma coinvolgeranno entrambe gli stessi artisti, che saranno ben 75, tra i quali compariranno anche molti giovani e questa volta pochi maestri, proprio con lo scopo di sottolineare un’ulteriore inversione di marcia .
Sono due le artiste italiane invitate : Ludovica Carbotta e Lara Favaretto accomunate da una poetica sensibile e molto sofisticata.
Vari saranno gli appuntamenti imperdibili di quest’anno, approfondiamone alcuni:
- Padiglione Italia, Arsenale”:
affidato a Milovan Ferronato, viene presentato come un omaggio a Italo Calvino e a un suo saggio pubblicato del 1962, in cui esprimeva un parallelo tra la figura del labirinto e le difficoltà che ha l’uomo nel muoversi nel complesso mondo contemporaneo. Il padiglione è composto da un percorso espositivo caratterizzato da corridoi e porte, dove lo spettatore potrà interagire liberamente con le opere degli artisti.
- Fondazione Prada :
Sotto la cura di German Celant dedica un ampia retrospettiva, mai realizzata prima, all’arista Jannis Kounellis che ci ha lasciati nel 2017. Si rende omaggio all’artista partendo dalle prime tele bianche che ritraggono frecce, segni, fino all’utilizzo di superfici metalliche, si tratta di un viaggio molto intimo all’interno delle sue opere.
- I giardini:
Particolare attenzione ai Giardini Napoleonici, dove potremmo trovare diversi padiglioni internazionali.
Tra questi, per esempio, la Francia che punta sull’opera di Laure Prouvost vincitrice del Max Mara Art Prize for Women. Interessanti anche le proposte della Russia, Spagna e Canada che presentano rispettivamente il celebre regista dell’Arca Russa Aleksandr Sokurov, la bipersonale di Itziar Okariz e Sergio Prego a cura di Peio Aguirre e il collettivo di videoartisti di origini esquimesi Isuma.
In conclusione , la Biennale Di Venezia , rappresenta quell’evento tanto importante quanto imperdibile per tutti gli appassionati e non, insomma uno di quegli avvenimenti a cui almeno una volta nella vita bisognerebbe partecipare obbligatoriamente.